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ISOLE D'EUROPA

Giovani

Oggi i giovani europei, in particolar modo di Sicilia e Sardegna, si trovano ad affrontare una serie di sfide che minacciano il loro futuro, e uno dei problemi più gravi è l’emigrazione. Sempre più ragazzi e ragazze, alla ricerca di opportunità di lavoro, studio e una vita migliore, decidono di lasciare l’Italia per andare all’estero. Questo fenomeno ha portato a uno spopolamento, soprattutto nelle aree rurali e del Sud, dove la mancanza di lavoro e prospettive concrete spinge a cercare fortuna altrove. Il risultato è che il Paese perde talenti, idee e speranze, ampliando il divario tra le diverse regioni e lasciando interi territori senza energie vitali.

Penso siano necessari investimenti nelle zone più svantaggiate per creare nuovi posti di lavoro, permettendo ai giovani di entrare nel mondo del lavoro con più tutele e stabilità. Nostro compito sarà quello di creare un ambiente in cui ragazzi e ragazze possano costruire il loro futuro in Italia, senza dover emigrare per realizzare i propri sogni.

Investimenti e bilancio

Gli investimenti come cuore del bilancio dell’Unione europea sono l’elemento cruciale per definire il futuro dell’Europa in un contesto di sfide quali la transizione ecologica, la sicurezza comune e la lotta alle disuguaglianze sociali ed economiche. Queste sfide necessitano di finanziamenti adeguati per politiche e programmi europei.

Come membro del Gruppo S&D mi sto impegnando per evitare tagli indiscriminati in previsione del nuovo quadro finanziario pluriennale e garantire delle politiche di bilancio incentrate sulle persone, su investimenti mirati a migliorare la vita dei cittadini e sul rafforzamento della competitività dell’Unione. In tempi di incertezza verso il domani, dovuti alle crisi internazionali ed ai crescenti populismi, anche in Europa, il modo migliore per rassicurare le persone sui benefici dell’Unione Europea è garantire che il bilancio europeo comporti una differenza tangibile e visibile nelle loro vite.

Il bilancio europeo, inoltre, si deve sempre ispirare al criterio sociale come principio trasversale per il finanziamento di tutte le politiche e deve porsi l’obiettivo di combattere le diseguaglianze di genere, sociali e territoriali. L’uguaglianza e la giustizia sociale restano infatti gli obiettivi prioritari dell’Unione Europea. In quest’ottica, maggiore attenzione meritano le regioni del sud d’Europa ed in particolare le isole come la Sicilia e la Sardegna, che soffrono forti svantaggi competitivi.

Pesca

La pesca è un settore cruciale per le economie costiere di Sicilia e Sardegna e per l’approvvigionamento alimentare globale, ma oggi si trova ad affrontare sfide crescenti legate ai cambiamenti climatici e all’inquinamento delle acque. Il riscaldamento globale sta alterando gli ecosistemi marini, riducendo la biodiversità e mettendo a rischio la disponibilità di risorse ittiche. L’acidificazione dei mari e l’innalzamento delle temperature stanno danneggiando gravemente la fauna marina, compromettendo la sicurezza alimentare e il sostentamento delle comunità che dipendono dalla pesca. Inoltre, l’inquinamento, in particolare quello da plastica e sostanze chimiche, sta minacciando la salute degli oceani, con impatti devastanti per l’ambiente e per l’uomo.

In questo contesto, mi impegnerò per garantire un equilibrio tra la sostenibilità ambientale e il benessere delle comunità costiere.

È necessario proteggere le risorse ittiche, adottando pratiche di pesca responsabili e sostenibili, che non compromettano la salute degli ecosistemi marini. Inoltre, la collaborazione internazionale è fondamentale, dato che i mari non conoscono confini e le politiche europee devono integrarsi in un approccio globale.

Trasporti e Turismo

Le politiche di trasporto europee sono cruciali per la Sicilia e la Sardegna, perché migliorano la loro connettività, favoriscono lo sviluppo economico e turistico, promuovono la sostenibilità e riducono le disuguaglianze con le regioni continentali. Attraverso l’accesso a fondi, infrastrutture moderne e sostenibili, e migliori collegamenti, queste isole possono diventare più competitive e integrate nel contesto europeo. 

La Sicilia e la Sardegna si trovano in una posizione geografica privilegiata nel Mediterraneo, a metà strada tra Europa e Africa, che le rendono dei centri di collegamento strategico. Una rete di trasporti efficienti consente di sfruttare questa posizione per aumentare il commercio, il turismo e la cooperazione internazionale. Le politiche europee, in particolare i fondi strutturali, consentono di finanziare progetti di miglioramento delle infrastrutture di trasporto nelle isole. Questi fondi devono essere ben utilizzati per modernizzare le reti ferroviarie, stradali, marittime e aeree, migliorando così la mobilità interna e i collegamenti con l’Europa. 

Le politiche europee stanno spingendo verso una maggiore sostenibilità nel settore dei trasporti, con un focus su soluzioni a basse emissioni di carbonio e sulla promozione di energie rinnovabili: la creazione di reti di trasporto che uniscano treni, bus, traghetti e mezzi di trasporto a basse emissioni potrebbe migliorare la sostenibilità e l’efficienza del sistema di trasporto, contribuendo al benessere delle isole e favorire la crescita del turismo in modo integrato e sostenibile. La Sicilia e la Sardegna, grazie al loro patrimonio naturale, culturale e storico, sono destinazioni ideali, ma necessitano di un sistema di trasporto che renda più facile e conveniente per i turisti raggiungerle. Le politiche di trasporto europee dovrebbero supportare il turismo esperienziale, culturale e rurale, che valorizza i piccoli centri storici e le risorse naturali delle isole. Dobbiamo lavorare per una mobilità ben organizzata che permetta ai turisti di visitare più luoghi in modo comodo e rispettoso dell’ambiente.

Giuseppe Lupo Eurodeputato